Badia a Sicille
TREQUANDA
Posto tra Petroio e Trequanda, l'antico borgo di "Badia a Sicille" ha origini antichissime. Le prime notizie documentate della chiesa e del convento che qui si trovava risalgono al 1.000 d. C. e sul portale della chiesa si legge la data 1263.
Il nome deriva dal toponimo etrusco "Segnes", che attraverso il latino "Secennius" diventò l'attuale Sicille.
La presenza delle due croci di Malta ai lati del portale della chiesa fa supporre la fondazione del complesso da parte dei Cavalieri di Malta.
La facciata della chiesa è romanica e il campanile a vela è del XVIII secolo. Sulla facciata troviamo anche il simbolo degli Olivetani, ordine al quale la Badia passò nel XIV sec., dopo la soppressione dei Cavalieri Templari.
All'interno della chiesa sono conservati due affreschi quattrocenteschi di Scuola senese. Sull'altare di destra san Benedetto e san Sebastiano, sulla parete di fondo il trittico della Vergine col Bambino, san Pietro e san Paolo. L'urna cineraria etrusca rinvenuta in una nicchia di una parete della chiesa si trova al Museo della Confraternita di san Bernardino in Castelmuzio.
Attiguo alla chiesa vi è il bellissimo castello - fattoria risalente al seicento che sostituì l'ospizio per i pellegrini fondato dai Templari.