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Contrada del Cavone Torrita di Siena
RIEVOCAZIONI STORICHE
La contrada del Cavone, è una delle contrade esterne alle
mura del centro storico . Comprende una vasta zona agricola lungo
la strada che porta a Pienza.
I colori bianco e verde si adattano molto bene a rappresentare il paesaggio che la circonda: immensi campi di grano, boschi e piccoli specchi d'acqua, ma anche vigneti, ulivi e alberi da frutto, che donano sfumature sempre diverse a tutto ciò che le circonda.
Basta allontanarsi un poco dalla strada principale per essere riportato indietro in un ambienteagricolo caratteristico di tempi andati, quando i ritmi della vita erano scanditi da semine e raccolti, da vendemmie e mietiture e il profumo del pane caldo pervadeva ogni giorno i casali agricoli.
Il Cavone è tutto questo, un perfetto gioco di armonie dove la tecnologia e la modernità non hanno deturpato la bellezza di questi luoghi, ma hanno saputo valorizzarla e arricchirla di nuove sfumature di forma e di colore.
Si ha notizia che già dalla metà del ‘600 esisteva iin questa zona una piccola Chiesa dedicata ai Santi Michele Arcangelo e Sant’Antonio.Da questa presenza deriva lo stemma contenente l'effige di un Drago, quello sconfitti dall'Arcangelo Michele.
Oggi come ieri questa contrada è composta in prevalenza da case sparse lungo la strada ed in mezzo alla campagna.
I colori bianco e verde si adattano molto bene a rappresentare il paesaggio che la circonda: immensi campi di grano, boschi e piccoli specchi d'acqua, ma anche vigneti, ulivi e alberi da frutto, che donano sfumature sempre diverse a tutto ciò che le circonda.
Basta allontanarsi un poco dalla strada principale per essere riportato indietro in un ambienteagricolo caratteristico di tempi andati, quando i ritmi della vita erano scanditi da semine e raccolti, da vendemmie e mietiture e il profumo del pane caldo pervadeva ogni giorno i casali agricoli.
Il Cavone è tutto questo, un perfetto gioco di armonie dove la tecnologia e la modernità non hanno deturpato la bellezza di questi luoghi, ma hanno saputo valorizzarla e arricchirla di nuove sfumature di forma e di colore.
Si ha notizia che già dalla metà del ‘600 esisteva iin questa zona una piccola Chiesa dedicata ai Santi Michele Arcangelo e Sant’Antonio.Da questa presenza deriva lo stemma contenente l'effige di un Drago, quello sconfitti dall'Arcangelo Michele.
Oggi come ieri questa contrada è composta in prevalenza da case sparse lungo la strada ed in mezzo alla campagna.