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Contrada di Gracciano Montepulciano
RIEVOCAZIONI STORICHE
Forse non tutti i visitatori che giungono a Montepulciano per
ammirarne le bellezze artistiche ed architettoniche sanno che buona
parte della loro ammirazione va al ricchissimo patrimonio di questa
contrada. Si comincia dalla grandiosa Porta al Prato, già di
Gracciano, ristrutturata da Antonio da Sangallo il vecchio quando
questi costruì i bastioni della Fortezza Medicea, per
proseguire poi con Palazzo Boddi, la Colonna del Marzocco (che
sostituì nel 1511 la Lupa Senese) Palazzo Avignonesi, la cui
posta maggiore è ornata da due teste di leoni attribuite al
Vignola. Anche il Palazzo Tarugi Bernabei è dello stesso
architetto, mentre di Antonio da Sangallo dovrebbe essere il
Palazzo Cocconi Del Pecora. Attenzione particolare merita il
Palazzo Bucelli, la cui facciata è ornata sul basamento da
urne etrusche e da lastre di travertino con iscrizioni romane e
etrusche raccolte da Pietro Bucelli, sensibile uomo di cultura del
diciotesimo secolo. Secondo alcuni il più fotografato
orologio pubblico della toscana è quello del Pulcinella, che
svetta tra i merli della torre cinquecentesca di Piazza Michelozzo.
Sull’altro lato del corso, in corrispondenza dello slargo
della piazza, si trova la chiesa di Sant’Agostino
ristrutturata internamente nel diciottesimo secolo, con
un’interessante facciata rinascimentale caratterizzata da
elementi tardo gotici ed arricchita da una lunetta dello scultore
fiorentino Michelozzo. All’interno si può ammirare una
pregevole scultura lignea raffigurante un Cristo crocifisso che
è stata attribuita a Donatello.