Contrada la Casaccia Sinalunga

Nata nell’anno 1969 al momento della creazione del Palio delle Rocche assume in sua rappresentanza i colori rosso e blu. Lo stemma è rappresentato da un insieme di antiche case in campo rosso e blu. La Contrada prende il nome da un antico aggregato di case risalente al XVIII secolo, chiamato appunto località Casacce, posto sul colle che guarda da un lato il paese di Guazzino e dall’altro il confinante paese di Bettolle. Si dice che in località Casacce abbia avuto il suo covo il brigante Guazzino che qui risiedeva e che qui si nascondeva utilizzando le stanze sotterranee poste sotto a tali edifici. Comprendente la parte centrale del paese, nella via principale della contrada viene svolto il palio delle rocche.

La contrada si sviluppa nella parte est di Guazzino ed il suo territorio va dall’inizio del paese, sul lato confinante con Bettolle, sino alla Chiesa posta al centro dello stesso; oltre alla via principale troviamo poi via Mascagni anticamente chiamata via delle Fonti a causa della presenza delle fonti paesane dove in antichità le donne si recavano per lavare il bucato.

All’interno del suo territorio trovano ubicazione le più antiche case del paese comprendenti le Casacce stesse, l’insieme di case che prende il nome di Borgo Buggiano nonché la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Quest’ultima costruita nel XVIII secolo è caratterizzata da una struttura in mattoni e da un tetto a capanna sorretto da capriate in legno. In essa risaltano la finestra laterale ed il rosone finemente realizzate in vetro colorato a comporre immagini che rievocano la Madonna e le rocche delle tre contrade a lei devote. Internamente colpisce la bellezza delle decorazioni che circondano l’altare maggiore sovrastato da un affresco risalente alla prima metà del 1700 raffigurante la Madonna. Attorno a queste poche case ed alle ville padronali ha poi preso corpo, con l’ausilio della nascita delle fornaci di laterizi, l’intero paese.

Evidenziandosi con i suoi colori e con la passione e l’animo acceso che contraddistingue i suoi contradaioli, ha partecipato a tutte le edizioni del Palio delle Rocche e grazie alla perizia ed alla forza degli atleti che hanno difeso i suoi colori, ha potuto dedicare per ben sedici volte la vittoria del Cencio alla Patrona.